La nostra pelle ospita milioni di batteri, funghi e virus che compongono il microbiota cutaneo.
Simili a quelli del nostro intestino, i microrganismi della pelle hanno ruoli essenziali nella protezione contro gli agenti patogeni invasori, nell’educazione del nostro sistema immunitario e nella degradazione dei prodotti naturali.
Essendo il più grande organo del corpo umano, la pelle è colonizzata da microrganismi benefici e funge da barriera fisica per prevenire l’invasione di agenti patogeni.
In circostanze in cui la barriera è rotta o quando l’equilibrio tra commensali e patogeni è disturbato, possono verificarsi malattie della pelle o persino malattie sistemiche.
I siti della pelle umana possono essere classificati in base alle loro caratteristiche fisiologiche, ovvero se sono sebacei (grassi), umidi o secchi.
Lo studio della composizione del microbiota in diversi siti è prezioso per chiarire l’eziologia dei comuni disturbi della pelle, che spesso hanno una preferenza per siti cutanei specifici.
Prendersi cura del microbiota cutaneo è la nuova sfida della cosmetica
I cosmetici di nuova generazione tendono a riequilibrare il microbiota avendo all’interno delle loro formulazioni prebiotici e probiotici in grado di ricolonizzare la flora cutanea.
Nell’articolo precedente vi ho riportato l’esempio di Lancome che ha lanciato sul mercato una linea di prodotti contenenti 7 probiotici diversi, ma non è l’unica.
Di seguito vi ho elencato i prodotti attualmente in commercio che sfruttano i probiotici per potenziare la loro efficacia
Clinique iD Booster Concentrato Attivo Pelle sensibile
Elizabeth Arden Superstart Probiotic Cleanser – Whip to Clay
Helena Rubinstein Powercell Skinmunity
I prezzi non sono proprio competitivi ma sono prodotti su cui vale la pena investire, soprattutto se si ha una pelle particolarmente reattiva e sensibile.
Antonella